Prove attitudinali indirizzo musicale

Scuola secondaria di primo grado

Lunedì 17 e martedì 18 febbraio 2025 nell’Aula Magna di Via Luigi Rizzo,1 sede del Plesso Ariosto, si terranno le prove orientativo-attitudinali rivolte agli alunni che, nella domanda di iscrizione alla Scuola Secondaria di I grado a.s. 2025/26, hanno espresso la volontà di essere inseriti nella classe di strumento musicale.

L’ammissione all’indirizzo musicale consiste in una semplice prova orientativo-attitudinale per la quale non occorre che il candidato abbia conoscenze musicali pregresse, ma saranno valutate attentamente le capacità ritmico-melodiche armoniche e la motivazione allo studio di uno strumento.

La Commissione al termine delle prove stilerà una graduatoria in base al punteggio conseguito dai candidati e, successivamente, renderà pubblica la composizione delle classi dei 4 strumenti (chitarra, pianoforte, clarinetto e violino) con pubblicazione sul sito istituzionale.

La Commissione sarà composta dalle Prof.sse Alessandra Calettini, Lisadora Valenza e Mafalda Lamberti, presidente di commissione la Dirigente scolastica Dott.ssa Isabella Iannuzzo.

La segreteria dell’Istituto, tramite email, informerà le famiglie del numero di riferimento assegnato, del giorno e dell’orario per lo svolgimento della prova.

Si specifica che l’eventuale assenza alla prova dovrà essere comunicata alla Segreteria dell’Istituto, all’indirizzo e-mail rmic848001@istruzione.it, in tempo utile rispetto alla convocazione e, solo se adeguatamente documentata, potrà comportare lo svolgimento di prove suppletive come da norma vigente.

Nel caso di alunni con bisogni educativi speciali, la Commissione preparerà delle prove differenziate come livello di difficoltà o, se necessario, come tipologia.

Al termine di tutte le prove individuali viene stilata dalla Commissione una graduatoria complessiva.

L’assegnazione dello strumento avverrà in base al punteggio ottenuto nella prova attitudinale, tenendo in considerazione l’ordine di preferenza indicato dal candidato, allo scopo di evitare l’assegnazione di uno strumento non particolarmente gradito in vista del triennio di studi.

In ogni caso la scuola può assegnare lo strumento anche in base a criteri didattici e organizzativi più generali, che riguardano la formazione delle classi.